Nell’ ultimo periodo sembrava che tra le Knittable fosse scoppiata la sindrome del Moebius, credo che quasi tutte ne abbiano realizzato uno e io le guardavo con la faccia a punto interrogativo perché nonostante avessi visto il video di Cat Bordhi non riuscivo a capire bene la struttura di questo collo con un “twist”.
Ok, si tratta di un rettangolo lavorato in tondo con una rotazione di 180° e fin qui tutto chiaro. Ma perché continuavano a dirmi che se lo lavori tutto a dritto ti viene un mobieus metà dritto e metà rovescio? “AH, certo la parte esterna sarà tutta a dritto e la parte interna (che poi si intreccia sul davanti) sarà rovescio”, questa era la risposta che mi davo. Ma mi sbagliavo!
In preda a tutti questi dubbi ho montato le maglie e ho pensato di avventurarmi con un moebius a colori in modo da poter vedere meglio in che direzione cresceva il lavoro. Ho scelto di alternare al dritto e al rovescio una parte a grana di riso. Dopo 5 cm di lavorazione mi si è accesa la lampadina. Le maglie dell’avvio sono le maglia centrali del moebius (nel senso della lunghezza) che poi cresce man mano verso l’esterno da una parte e dall’altra dell’asse centrale e lavorando tutto il giro a dritto otterremo nella parte superiore la maglia rasata e nella parte inferiore la maglia rasata al rovescio. Quindi se lo avessi lavorato tutto a dritto il mobieus sarebbe stato si metà dritto e metà rovescio ma rispetto alla parte centrale del rettangolo. E quando, terminato il lavoro, chiuderemo le maglie avremo i margini inferiore e superiore del rettangolo.
Intrigata dalla struttura un po’ magica di questa figura geometrica inventata dal matematico August Ferdinand Moebius mi sono messa a fare delle ricerche e ho scoperto che il moebius non affascina soltanto le knitters ma anche gli artisti come il litografo olandese Maurits Cornelis Escher che raffigurò delle formiche che percorrono il nastro di Moebius; dai critici cinematografici che hanno utilizzato l’immagine del nastro di Moebius per commentare alcuni film di David Lynch in cui i protagonisti si trovano a rivivere scene già vissute, ma con i ruoli interscambiati ( Mulholland Drive e Lost Highways); e anche in letteratura troviamo un riferimento con il libro di Armin J. Deutsch “A Subway named Möbius”
Nel 1950 un insegnante di Harvard, Armin J. Deutsch, consigliato dall’allora suo collega Isaac Asimov, pubblica il racconto breve Una Metropolitana chiamata Moebius (A Subway named Möbius) sul numero di dicembre dello stesso anno della rivista Astounding Science-Fiction. Nel racconto un treno metropolitano di Boston, seguendo un intricato percorso, finisce paradossalmente in una striscia di Möbius, formata da binari intricati, senza più poterne uscire. Questo è l’unico racconto scritto da Deutsch.
…..e cosa ancora più interessante per noi knitters il nastro di Moebius è stato ripreso dai grafici che disegnaro il marchio della Pura Lana Vergine (Woolmark)